Diagnosi e Cura del Disturbo Borderline di Personalità
valutazione, comprensione funzionale e terapia psicologica breve riabilitativa
cura psicologica diretta e terapia indiretta per la riabilitazione del paziente con diagnosi di BPD
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Trattamento psicologico del disturbo borderline di personalità
trattamenti educativi e terapia psicologica riabilitativa del disturbo da borderline di personalità nuove soluzioni
 
Terapia psicologica breve di riabilitazione del disturbo borderline

In questa sede vengono riportate le linee guida proposte dalla psicologia emotocognitiva al trattamento psicologico riabilitativo per pazienti con disturbo borderline di personalità senza uso di psicofarmaci e senza psicoterapia ma con approcci di tipo psicoeducativo e funzionali.

Il trattamento psicologico in psicologia emotocognitiva dei disturbi prevalentemente egosintonici come il disturbo borderline prevede due possibilità d'intervento:

  1. gli interventi psicologici diretti sul paziente (quanto il paziente riconosce del tutto o in parte il problema)

  2. gli interventi indiretti rispetto al paziente ma diretti a un familiare significativo (partner o genitore)
     

Trattamento psicologico diretto sul paziente

Nel trattamento psicologico sul paziente con diagnosi di disturbo borderline di personalità, lo psicologo stabilisce un chiaro contratto di cura:

  • lo psicologo non interverrà su ciò che il paziente ritiene utile per se stesso; l'ipotesi emotocognitiva che l'organismo tende al proprio sviluppo prevede che sia il paziente a decidere cosa è necessario risolvere

  • lo psicologo aiuterà il paziente, con gli strumenti a propria disposizione (colloquio psicologico), a recuperare abilità e funzioni che il paziente ritiene concretamente di impedimento per lo svolgimento sano della propria vita

L'obiettivo è rendere libero il paziente di agire come reputa giusto per se stesso e non costretto come risposta a specifiche sensazioni o situazioni. C'è un importante viraggio in questo intervento psicologico che rende finalmente l'approccio clinico più breve rispetto al passato e più efficace. Si è passati da un atteggiamento "indagatorio rivolto al passato" a un atteggiamento teso alla comprensione dei processi psicofisiologici e psico-sociali che mantengono il problema in questo momento, quello cioè che la teoria emotocognitiva ritiene la vera causa del disturbo. Non si focalizza quindi l'attenzione su remote quanto arbitrarie cause simboliche ma si orienta il trattamento a risolvere il processo psicofisiologico ridondante, tecnicamente loop disfunzionale (Baranello, 2006), che mantiene il problema e che, se perpetuato, potrebbe aggravarlo nel futuro. Il problema non è quindi ciò che abbiamo fatto ieri (elementi scatenanti) ma cosa possiamo fare oggi per risolvere un disturbo agendo sulle cause che nel qui-e-ora stanno agendo.

Il trattamento psicologico del disturbo borderline di personalità non prevede inoltre l'uso di psicofarmaci né i trattamenti combinati e, ovviamente, non utilizza alcuna forma di psicoterapia. Il trattamento è sempre orientato alla remissione del problema che causa disagio nel soggetto quindi al recupero delle funzioni e abilità compromesse. Una remissione che dovrà essere spontanea e che dovrebbe manifestarsi direttamente nell'ambiente di vita quotidiana del soggetto.

Trattamento psicologico indiretto

E' molto difficile che una persona affetta da BPD si rivolga a uno psicologo in modo diretto. Quando il paziente con diagnosi di disturbo borderline si rivolge ad un centro di trattamento psicologico lo fa per questioni in genere affettive e relazionali e per altri disturbi (umore, ansia, disfunzioni sessuali, ecc.).
E' quindi più probabile che siano le famiglie o il partner del paziente a rivolgersi a un nostro psicologo esperto in psicologia emotocognitiva, chiedendo, cosa fare e come fare. Cercando quindi una modalità di gestione della persona con i sintomi del disturbo borderline.
E' per rispondere a queste esigenze pratiche e dirette sul cosa fare e sul come fare che oggi siamo riusciti a proporre interventi indiretti anche in caso di disturbi di personalità con manifestazioni così importanti dal punto di vista fenomenologico. Nell'intervento indiretto lo psicologo, dopo un'attenta valutazione del sistema e dei suoi processi di funzionamento, grazie all'interlocutore diretto (un familiare significativo) potrà indicare specifiche strategie di comportamento e comunicazione tese alla riduzione soprattutto delle condotte impulsive e dannose per il soggetto e per l'intero sistema familiare per favorire l'uso di buone prassi comunicative.
Si interviene, quando il familiare è una risorsa disponibile, indicando "cosa dire", "come dirlo" e "quando dirlo" fornendo una spiegazione funzionale del disturbo e di come agire. Un approccio quindi pragmatico teso a ridurre i rischi di condotte multi-impulsive e favorire una remissione (parziale o completa) del disturbo agendo però sul proprio ambiente di vita.
 

a cura di
Dott. Marco Baranello
ultimo aggiornamento, 3 settembre 2016

come citare questa fonte

Baranello, M.
(2016)
Terapia psicologica breve riabilitativa in psicologia emotocognitiva del disturbo borderline.

in Baranello, M. (a cura di) (2016)
Disturbo borderline di personalità. Diagnosi con il DSM-5, comprensione e trattamento.
SRM Psicologia, Progetto PRS, settembre 2016


Riferimenti Bibliografici

  • APA (2013) Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione (DSM-5), Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.


Versioni Precedenti

  • Baranello, M. (2006) Disturbo borderline. Diagnosi con il DSM-IV-TR, comprensione e trattamento psicologico. SRM Psicologia, Progetto PRS, dicembre 2006.

 
 
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