Sintomi Psicologici e Disturbi Mentali
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Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti
disturbi post-traumatici da stress, correlati a eventi traumatici e situazioni stressanti (linee guida del DSM-5)
 

Disturbo da stress post-traumatico (in adulti, adolescenti o bambini sopra i 6 anni)

il soggetto è stato esposto a morte reale o minaccia di morte, grave lesione, oppure violenza sessuale. La persona può aver fatto esperienza diretta dell'evento traumatico, aver assistito all'evento accaduto ad altri, essere venuto a conoscenza di un evento traumatico accaduto a un membro della famiglia o a un amico stretto (in caso di morte o minaccia di morte l'evento deve essere stato violento o accidentale), aver fatto esperienza di una ripetuta o estrema esposizione a dettagli crudi dell'evento (es. i primi soccorritori che raccolgono resti umani, agenti di polizia esposti a dettagli di abusi su minori, ecc.). La persona presenta inoltre sintomi intrusivi associati all'evento come ricorrenti, involontari e intrusivi ricordi spiacevoli dell'evento (nei bambini può manifestarsi un gioco ripetitivo legati a temi riguardanti l'evento traumatico), ricorrenti sogni spiacevoli nei quali il contenuto è legato all'evento, reazioni dissociative (es. flashback) per le quali il soggetto sente o agisce come se l'evento si stesse ripresentando, intensa o prolungata sofferenza psicologica (o marcate reazioni fisiologiche) all'esposizione a fattori scatenanti, interni o esterni, che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico. Il soggetto tende a evitare gli stimoli associati all'evento traumatico e presenta alterazioni negative di pensieri ed emozioni associati all'evento (es. incapacità di ricordare qualche aspetto importante dell'evento, convinzioni o aspettative negative relative a se stessi, ad altri o al mondo, distorti pensieri relativi alla causa o alle conseguenze dell'evento, marcata riduzione di interesse ad attività significative, sentimenti di distacco verso gli altri, incapacità di provare emozioni positive). Inoltre sono presenti alterazioni marcate dell'arousal e della reattività associati all'evento (es. comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia, comportamento spericolato o autodistruttivo, ipervigilanza, esagerate risposte di allarme, problemi di concentrazione, difficoltà relative al sonno). E' possibile che il disturbo si verifichi anche con sintomi dissociativi (depersonalizzazione e/o derealizzazione).

Disturbo da stress acuto

esposizione a morte reale o minaccia di morte, grave lesione oppure violenza sessuale. Il soggetto può o meno aver avuto esperienza diretta dell'evento, essere ripetutamente esposto a dettagli crudi dell'evento, aver assistito direttamente all'evento o venire a conoscenza dell'evento traumatico accaduto a un familiare o un amico stretto. Presenza di almeno nove dei seguenti sintomi, a partire da tre giorni a un mese dall'esposizione al trauma con persistenza di almeno tre giorni, di ciascuna delle cinque categorie indicate: sintomi di intrusione: 1. ricorrenti, involontari e intrusivi ricordi spiacevoli dell'evento; 2. ricorrenti sogni spiacevoli collegati all'evento (anche solo emotivamente); 3. reazioni dissociative (il soggetto percepisce come se l'evento si stesse ripresentando); 4. intensa sofferenza psicologica (o reazioni fisiologiche marcate) come risposta a fattori scatenanti che simboleggiano o assomigliano all'evento. Umore negativo: 5. incapacità di provare emozioni positive. Sintomi dissociativi: 6. alterato senso di realtà del proprio ambiente o di se stessi: 7. incapacità di ricordare qualche aspetto importante dell'evento. Sintomi di evitamento: 8. tentativi di evitare ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi all'evento; 9. tentativi di evitare fattori esterni (persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti, situazioni) che suscitano ricordi o sensazioni spiacevoli legati all'evento. Sintomi di arousal: 10. difficoltà relative al sonno; 11. comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia; 12. ipervigilanza; 13. problemi di concentrazione: 14. esagerate risposte di allarme.

Disturbi dell'adattamento

sviluppo di sintomi emotivi o comportamentali, clinicamente significativi, in risposta ad almeno un evento stressante identificabile che si manifesta entro tre mesi dall'insorgenza della condizione stressante. I sintomi producono marcata sofferenza sproporzionata rispetto alla gravità o intensità dell'evento stressante e/o compromissione significativa del funzionamento in ambito relazionale, sociale, lavorativo, scolastico o di altre aree importanti. Va ricordato che i sintomi non corrispondono a un normale lutto e, una volta che l'evento stressante e le sue conseguenze sono superati, i sintomi tendono a risolversi entro i sei mesi. Il disturbo può essere acuto quando dura meno di sei mesi o cronico per durate superiori. Si può inoltre presentare con umore depresso, con ansia, con ansia e umore depresso misti, con alterazioni della condotta o con alterazione mista dell'emotività e della condotta.

Disturbo da impegno sociale disinibito (nel bambino)

un pattern di comportamento nel quale il bambino approccia attivamente e interagisce con adulti sconosciuti e presenta almeno due dei seguenti elementi (non limitati all'impulsività): 1) ridotta o assente reticenza nell'approcciare e interagire con adulti sconosciuti; 2) comportamento verbale o fisico eccessivamente familiare (che non è in accordo con i confini sociali stabiliti dalla cultura di riferimento e appropriati all'età); 3) diminuito o assente controllo a distanza del caregiver dopo che si è avventurato lontano, anche in contesti non familiari; 4) disponibilità ad allontanarsi con un adulto sconosciuto con minima o nessuna esitazione. Il tutto legato a un pattern estremo di cure insufficienti.

Disturbo reattivo dell'attaccamento (nel bambino)

un quadro di comportamento inibito, emotivamente ritirato nei confronti dei caregiver adulti (genitori o chi si prende cura del bambino) per il quale il bambino cerca raramente o minimamente conforto quando prova disagio e risponde raramente all'eventuale conforto in situazioni di disagio. Tutto accompagnato da difficoltà sociali ed emotive e legato a una storia di un pattern estremo di cure insufficienti. La diagnosi può essere effettuata se il bambino ha un'età evolutiva di almeno 9 mesi e le difficoltà si presentano prima dei 5 anni.

Altri disturbi correlati a stress

tra le altre specificazioni ricordiamo 1) ataque de nervios (attacco di nervi), sindrome tipica tra le persone di origine latina, caratterizzata da sintomi d'intenso turbamento emotivo tra i quali ansia, rabbia o dolore (l'indivudo urla e grida in modo incontrollabile, presenta accessi di pianto, tremori e diventa verbalmente e fisicamente aggressivo, ecc.);  2) disturbo da lutto complesso persistente: caratterizzato da gravi e persistenti reazioni di dolore e lutto sproporzionate o non coerenti con le norme culturali e/o religiose.

Redazione SRM Psicologia
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