Abstract |
Il disturbo di
dismorfismo corporeo è un disturbo
somatoforme per il quale la persona
focalizza la propria attenzione su un
supposto difetto fisico, reale o
immaginario, che tende a divenire il
pensiero dominante nella vita della persona
fino a condizionare inevitabilmente le
proprie funzioni sociali, lavorative,
relazionali, ecc. La psicologia
emotocognitiva ha già spiegato come i
processi attentivi dell'organismo
incrementino gli stati di tensione centrali
e periferici rispetto al sistema nervoso
ovvero l'organismo può prestare attenzione
esclusivamente incrementando i propri stati
tensivi.
A un certo punto della vita della persona,
indipendentemente dagli elementi scatenanti
il problema, l'organismo si è trovato a
focalizzare la propria attenzione su un
piccolo o inesistente difetto fisico o
comunque su un difetto di entità inferiore
alla preoccupazione manifestata. Questo ha
generato un incremento di tensione
difetto-specifico. L'incremento di tensione
raggiungendo livelli di soglia critici
genera nell'organismo uno stato di
sofferenza che poi la persona cerca di
liquidare attraverso delle proprie strategie
ovviamente fallimentari. Si innesca quello
che Baranello ha definito "loop
disfunzionale". L'obiettivo della psicologia
emotocognitiva è ora quello di scardinare
questo circuito chiuso per aprire la strada,
attraverso strumenti psicoeducatii, a buone
prassi tali da portare il disturbo a
remissione spontanea, senza farmaci e senza
psicoterapia. |