Diagnosi e Cura del Disturbo Borderline di Personalità
valutazione, comprensione funzionale e terapia psicologica breve riabilitativa
cura psicologica diretta e terapia indiretta per la riabilitazione del paziente con diagnosi di BPD
interventi individuali sul paziente e gruppi educativi per genitori di pazienti borderline

 

 

Disturbo Borderline
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Comprensione emotocognitiva del disturbo borderline di personalità
teoria emotocognitiva: spiegazioni circa l'esordio, la patogenesi e il mantenimento della personalità borderline
 

Personalità Borderline: un disturbo egosintonico

"Sono fatto così",  "non sono io il malato sono gli altri", "sono così, prendere o lasciare", ecc.
Sono frasi tipiche di persone con un disturbo di personalità egosintonico in risposta al suggerimento da parte di familiari o amici di fare qualcosa, di cambiare comportamento o di rivolgersi a qualcuno . Il non riconoscimento della disfunzionalità dei propri comportamenti rivela la complessità del fenomeno e il fatto che esso sia radicato nel modo di percepire ed agire della persona. Appunto è un disturbo di personalità. E' importante sottolineare che anche le persone che affermano di "riconoscersi" nel disturbo borderline di personalità, in realtà non hanno una chiara sensazione di una personalità realmente disturbata, molto spesso propongono affermazione "beh, allora tutti leggendo questi sintomi sono borderline!", un'altra frase tipica di chi soffre del disturbo!

Instabilità nel soggetto con disturbo borderline

Possiamo affermare che l'instabilità sia l'unica cosa "stabile" nel paziente con diagnosi di disturbo borderline di personalità e rappresenta uno dei tratti peculiari del disturbo. Instabilità nell'immagine si sé, nell'autostima, instabilità nelle relazioni interpersonali, nell'immagine degli altri, instabilità dell'identità e nell'umore.

Pensiero dicotomico e comunicazione fortemente incoerente

O così o così. Non esistono le vie di mezzo. O tutto o nulla. Il paziente con disturbo borderline può presentarsi estremamente incoerente; è infatti in grado di affermare in un momento una cosa e il momento successivo l'esatto contrario. Di fronte a una richiesta di coerenza può sentirsi frustrato, minacciato e quindi rispondere con rabbia e aggressività eccessivi, sproporzionati rispetto alla media. Un momento felici e il momento successivo tristi o, più spesso, arrabbiati con il mondo. Chi instaura una relazione affettiva (amicizia o amore) con una persona con disturbo borderline può essere esaltato come la persona più importante della vita ma il momento successivo può diventare all'opposto chi vale nulla se non meno! In un momento si sentono adeguati il momento successo completamente fuori posto o considerano il posto non adeguato a sé. 

Alterazioni dell'umore e dell'immagine di sé

L'immagine di sé è spesso altalenante così come l'umore. Possono passare da stati di irrequietezza che potrebbero anche apparire come una fase di entusiasmo a stati simil-depressivi con forte rabbia. Conservano comunque una tendenza alla visione pessimistica della vita e del mondo in generale, trovando rifugio in "morali personali" o piccoli gruppi. Altre volte tendono all'isolamento anche perché gradualmente tenderanno a perdere amicizie che devono rimpiazzare con nuove per crearsi una qualche rete di supporto. A volte troviamo soggetti con disturbo borderline aderenti a piccoli gruppi pseudoreligioni (in genere amano il misticismo) o qualche subcultura (es. emo, dark, ecc.).

Le relazioni interpersonali, instabili e intense

Il paziente con diagnosi di disturbo borderline punta molto l'attenzione sulle relazioni interpersonali. Tutto il disturbo ruota intorno al mondo degli affetti e delle relazioni. Le relazioni con gli altri sono instabili e soprattutto intense, caratterizzate dai comportamenti impulsivi e dal pensiero dicotomico. Il soggetto "borderline" vive un rapporto iniziato da pochi giorni o pochi mesi come il più importante della vita, percependo la relazione più intensa di quello che è nella realtà. Tale vissuto porta ovviamente a relazionarsi con persone che hanno bisogno di conferme o con tratti narcisistici. I rapporti "borderline" sono altamente disfunzionali. Spesso ci si lega con persone che hanno problematiche impulsive (uso di sostanze, problemi di condotta sociale, ecc.).
La persona  con disturbo borderline passa da iperidealizzazione, sono infatti in grado di dire "ti amo" in pochissimo tempo o progettare una vita in comune dopo uno o pochi giorni di conoscenza, fino ad arrivare alla svalutazione totale dell'altro del tipo "se provi a lasciarsi ti distruggo". Sembrano innamoratissimi ma poi se il comportamento del partner è fuori dal loro controllo sono in grado di svalutare e distruggere l'altro, spesso parlandone male anche con altri, persino con persone che non conoscono benissimo. Lasciano facilmente dopo le prime frustrazioni e sensazioni di soffocamento e annullamento di sé nella relazione, ma non sopportano di essere lasciati (entrano in gravi crisi) e possono presentare comportamenti fortemente vendicativi anche al limite della legalità. Appostamenti sotto casa, controlli sui social, richieste di triangolazione (sono in grado di chiamare amici del partner o addirittura i familiari). Non è raro che possano essere accusati anche di Stalking. A volte però possono portare il partner verso l'esasperazione con continue provocazioni, atteggiamenti impulsivi, rabbia apertamente espressa anche in luoghi pubblici fino al limite della sopportazione. Alcuni casi di violenza sulle donne da parte di alcuni uomini (ricordiamo che il 75% dei soggetti borderline sono di sesso femminile) potrebbero scaturire proprio dall'atteggiamento gravemente provocatorio, dall'incessante essere messi alla prova che davvero esaspera il partner. Vivere con un soggetto con diagnosi di disturbo borderline di personalità può essere gravemente frustrante e può portare a condotte non adeguate. Una persona poco stabile può cadere facilmente nella provocazione. Imparare a conoscere che siamo di fronte a un disturbo può aiutare davvero a prevenire molti casi di violenza. L'educazione rimane una delle principali armi per la tutela della salute.

Casi Tipici: la necessità dell'anticonformismo, l'essere unici e diversi a tutti i costi

E' piuttosto frequente che un paziente con disturbo borderline di personalità si presenti come un "anticonformista", una persona estremamente impulsiva per la quale le regole sociali non valgono, mentre valgono soltanto le proprie. Sentiamo a volte frasi estreme come "odio il genere umano" o cose simili. Tipicamente contrastano chiunque non la pensi come loro e coloro che non assecondino i loro pensieri e i loro desideri a volte esagerati o disfunzionali. Il soggetto "borderline" vuole essere diverso per forza, quasi costretto a esserlo. Imprigionato nel suo principio di anticonformismo. Ogni atteggiamento e azione proprie vengono presentate come "normali" (dall'uso di sostanze, ai tentativi di suicidio, alla promiscuità sessuale). A volte beffeggiano chi ricorda loro la disfunzionlità del comportamento mostrandosi come "superiori", coloro per i quali le normali regole sociali non valgono. Per questo frequentano amicizie simili a loro e il divertimento spesso è basato sugli eccessi, sull'impulsività, sul voler sembrare diversi anche dal punto di vista sessuale. La sensazione è che siano sempre immaturi, eccessivi, chiusi in un mondo tutto proprio dove sono riconosciuto soltanto da altri che assecondano l'impulsività. Perlopiù però tendono a isolarsi ad avere pochi amici stabili. Per questo utilizzano il sesso per ricercare compagnia. La normalità è vista quasi con rifiuto e disgusto. Purtroppo questa tendenza anticonformista, che al soggetto appare come attestazione di libertà, in realtà sarà ben presto la sua camicia di forza. C'è una tendenza a minimizzare ogni eccesso di rabbia, i tentativi o le ideazioni di suicidio, le aggressioni, ecc. In molti casi abbiamo notato una spiccata vena artistica, un'appartenenza a sub-culture come quella dark, emo, ecc. e una visione del mondo notturna, gotica e decadente che si evidenzia soprattutto in modi di pensare, eloquio, atteggiamenti, scelte ed abbigliamento. In altri casi, in concomitanza con tratti istrionici, appaiono invece pieni di vita, eccitanti, carichi di idee.

Paura dell'abbandono e scarsa tolleranza alla frustrazione

Il soggetto ha una scarsa tolleranza alle frustrazioni soprattutto in ambito affettivo e relazionale soffrendo spesso di sensazioni d'abbandono. Anche brevi assenze delle persone che il paziente ha investito di significato possono essere vissute come una minaccia di abbandono. La paura di essere abbandonati li porta spesso a mettere in atto comportamenti drammatici e apparentemente imprevedibili tesi a ridurre l'ansia legata alla minaccia della perdita. Quando si legano a qualcuno lo fagocitano, diventano estremamente possessivi e ogni richiesta verso l'altro deve essere immediatamente soddisfatta. Una chiamata telefonica deve corrispondere a una immediata risposta e oggi, con i mezzi di comunicazione più veloci grazie a connessione dati, il controllo che agisce sull'altro può davvero apparire da subito esasperato. Sono molto sensibili alla frustrazione e sono vendicativi anche dal punto di vista sessuale, spesso presentando un alto livello di promiscuità e rimandando sempre eventuali responsabilità all'altro.

Condotte multi-impulsive nel paziente "borderline"

L'impulsività è un aspetto peculiare del paziente borderline e dei pazienti con disturbi di personalità dello stesso gruppo (cluster B, DSM-5). Le condotte impulsive riguardano in genere comportamenti dannosi o potenzialmente dannosi come spendere oltre le proprie possibilità, gioco d'azzardo, abbuffate e condotte bulimiche, promiscuità sessuale (sono frequenti rapporti sessuali non protetti), uso droghe e altre sostante di abuso come alcol, guida spericolata, ecc. La presenza di almeno due condotte impulsive è un importante indice della presenza di questo tipo di disturbo.

Problemi nella sfera dell'identità personale

Questo sintomo si evidenzia con cambiamenti, spesso improvvisi e rapidi, di prospettiva circa i propri valori, sul proprio lavoro, sulla propria vita, sulle proprie scelte e preferenze sessuali, ecc. Il paziente borderline sembra costantemente chiedere conferma di "Chi sia". Non è infrequente una tendenza al bisessualismo o cambiamenti di preferenze sessuali. A volte nei soggetti borderline la scelta omosessuale è dettata da una necessità anticonformista, quindi rappresentare un vero e proprio sintomo, anziché essere una scelta stabile e sana come nella normale omosessualità.

La sfera sessuale

L'attività sessuale è in genere intensa, apparentemente sono disinibiti e fantasiosi anche se non è infrequente la presenza, nelle donne, di disturbi sessuali soprattutto legati a dolore come vaginismo e dispareunia. Abbiamo notato in alcune donne anche la presenza amenorrea come sintomo di conversione non giustificato quindi da una condizione medica cronica e fuori dalla menopausa. In queste donne l'amenorrea infatti sparisce in alcune condizioni ambientali specifiche. Le donne con diagnosi di disturbo borderline, al pari delle pazienti con seri tratti ossessivi, possono presentare problemi di cistite cronici e recidivi. Questi dati ci hanno fatto intuire lo stretto legame tra i disturbi di natura ossessiva e il disturbo borderline di personalità. Per la psicologia emotocognitiva il disturbo borderline di personalità può rappresentare un forma impulsiva di un disturbo ossessivo-compulsivo dove la base patogenetica è sempre il tentativo eccessivo di controllo.
Per tornare alle relazioni sessuali sono quindi intense ma anche instabili. Raramente hanno un solo partner sessuale e sottovalutano il concetto di "tradimento" per quanto li riguarda mentre sono sensibilissimi al concetto di "essere traditi". Capita sovente che il paziente borderline abbia relazioni di tipo omosessuale ma più facilmente può frequentare partner di entrambi i sessi. Non hanno in genere difficoltà nel coming-out, anzi, le scelte omossessuali vengono vissute con orgoglio "istrionico" dimostrando una non genuina scelta sessuale.

Tendenze Manipolatorie

Sono soggetti che tendono a manipolare il proprio ambiente, come se tentassero di esercitare un potere sugli altri, utilizzando spesso il senso di colpa. Far sperimentare colpa agli altri è un metodo per tentare di controllarli.
Gestiscono gli altri significativi minacciandoli sia in modo subdolo e sottile sia in modo palese quando il rischio di abbandono è imminente (es. minacce di suicidio, tentativi di suicidio, autolesionismo). Chi vive con una persona affetta da personalità borderline si sente spesso in colpa, arrabbiato, frustrato, annichilito e impotente in quanto tutti i pensieri e le proprie risorse in genere vengono concentrati sulla persona che soffre del problema.

Rabbia, Ira e Aggressività

Può essere presente rabbia in genere espressa in modo aperto. Gli eccessi e gli scoppi di ira pur eccessivi, comunque non durano molto tempo, in genere qualche ora e, come indica anche il DSM-5 (APA, 2013), non più di qualche giorno. Il paziente borderline tende a svalutare anche questa azione e pretende che, dopo la sfuriata, tutto torni come prima. La rabbia può essere espressa anche con veri e propri scontri fisici e distruzione di oggetti.

Autolesionismo, Tentativi di Suicidio, Minacce di Morte

Il soggetto può presentare una storia di tentativi di suicidio multipli. La presenza di numerosi tentativi e minacce di suicidio tendono a fornire allo psicologo importante materiale per la valutazione diagnostica di disturbo borderline.A differenza del paziente depresso la persona con diagnosi di BPD tende a sottovalutare l'importanza delle proprie condotte anticonservative. A volte ne parla con soddisfazione ma più frequentemente non ama parlare delle proprie condotte autolesive. Un'altra differenza con la persona depressa la quale si sente in colpa per non essere riuscito nell'intento di uccidersi, il paziente borderline potrebbe sfruttare il suicidio per manipolare e far sperimentare agli altri sentimenti in colpa e di impotenza.  L'esperienza tipica del paziente borderline che minaccia o tenta di suicidarsi può essere tradotta come "ora ti faccio vedere io!". Di fatto è raro che il paziente porti a termine il suicidio cercando comunque di avvertire o allertare gli altri. Quando il suicidio riesce in genere è per qualche errore di valutazione o perché il soccorso non è stato tempestivo come il soggetto pensava.
L'autolesionismo è più comunque molto più frequente dei tentativi di suicidio e si evidenzia nella maggior parte dei casi con tagli sulle braccia, in genere sui polsi, e con bruciature di sigaretta, contusioni fino a fratture.

Consigli ai Familiari

maggiori informazioni per i familiari dei pazienti con diagnosi di disturbo borderline di personalità abbiamo realizzato una PAGINA AGGIUNTIVA SPECIFICA

a cura di
Dott. Marco Baranello
ultimo aggiornamento, 3 settembre 2016

come citare questa fonte

Baranello, M.
(a cura di) (2016)
Disturbo borderline. Comprensione funzionale in psicologia emotocognitiva.

in Baranello, M. (a cura di) (2016)
Disturbo borderline di personalità. Diagnosi con il DSM-5, comprensione e trattamento.
SRM Psicologia, Progetto PRS, settembre 2016


Riferimenti Bibliografici

  • APA (2013) Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione (DSM-5), Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.


Versioni Precedenti

  • Baranello, M. (2006) Disturbo borderline. Diagnosi con il DSM-IV-TR, comprensione e trattamento psicologico. SRM Psicologia, Progetto PRS, dicembre 2006.

 
 
 

Il materiale pubblicato ha scopo informativo generale. Per questioni di natura sanitaria riferirsi direttamente presso uno studio di psicologia.
Campagna Informativa sul Disturbo Borderline di Personalità: diagnosi, comprensione, e terapia psicologica riabilitativa in psicologia emotocognitiva
sezione "Psicopatologia della Personalità" del progetto d'informazione e orientamento "Psicologia: Una Risorsa per la Salute" (PRS).
a cura di SRM Psicologia - Centri di Psicologia Emotocognitiva - Istituto di Studi Emotocognitivi

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