Diagnosi e
Comprensione delle Personalità Borderline |
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Disturbo dello spettro dell'autismo |
sintomi clinici e criteri per
la diagnosi psicologica dell'autismo tratti dalle
linee guida del DSM-5 |
Il manuale diagnostico e statistico
dei disturbi mentali quinta
edizione, DSM-5 (APA, 2013),
definisce cinque criteri diagnostici
che devono essere contemporaneamente
soddisfatti affinché il clinico
possa attribuire una diagnosi di
disturbo dello spettro dell'autismo.
Si ricorda che la diagnosi
psicologica è un atto sanitario e
che per qualsiasi questione di
natura clinica è necessario
rivolgersi direttamente a
professionisti della salute. Lo
psicologo sarà in grado di offrire
una valutazione basata sia su
criteri di inclusione che di
esclusione quindi basare la
valutazione clinica su un completo
processo diagnostico-differenziale
e, ove necessario, può richiedere
ulteriori valutazioni. |
Principali
sintomi per il disturbo dello
spettro dell'autismo si ricorda che i sintomi
del disturbo devono essere presenti
nel periodo precoce dello sviluppo
anche se possono non manifestarsi
pienamente prima che le esigenze
sociali eccedano le capacità
limitate, o possono essere
mascherati da strategie apprese in
età evolutiva (criterio C). Inoltre
i sintomi devono causare una
compromissione clinicamente
significativa del funzionamento in
ambito sociale, lavorativo o altre
aree importanti (criterio D). Il
professionista della salute valuterà
inoltre il fatto che
l'alterazione non sia meglio
spiegata da una disabilità
intellettiva pur riconoscendo il
fatto che i due disturbi potrebbero
presentarsi in comorbilità (crierio
E). Dovrà quindi essere prestata
molta attenzione clinica sul
processo diagnostico differenziale e
la valutazione di eventuali disturbi
in comorbilità.
Il disturbo si presenta come:
-
deficit persistenti
della comunicazione sociale e
dell'interazione sociale in
molteplici contesti, come
manifestato dai seguenti fattori,
presenti attualmente o in anamnesi
(attenzione: gli esempi riportati
sono meramente esplicativi, non
esaustivi):
-
Deficit della reciprocità
socio-emotiva, che vanno,
per esempio, da un approccio
sociale anomalo e dal
fallimento della normale
reciprocità della
conversazione a una ridotta
condivisione di interessi,
emozioni o sentimenti fino
e/o all'incapacità di dare
inizio o di rispondere a
interazioni sociali.
-
Deficit dei comportamenti
comunicativi non verbali
utilizzati per l'interazione
sociale, che vanno, per
esempio, dalla comunicazione
verbale e non verbale
scarsamente integrata, ad
anomalie del contatto visivo
e del linguaggio del corpo o
deficit della comprensione e
dell'uso dei gesti, fino a
una totale mancanza di
espressività facciale e di
comunicazione non verbale;
-
Deficit dello sviluppo,
della gestione e della
comprensione delle
relazioni, che vanno, per
esempio, dalle difficoltà di
adattare il comportamento
per adeguarsi ai diversi
contesti sociali alle
difficoltà di condividere il
gioco di immaginazione o di
fare amicizia fino
all'assenza di interesse
verso i coetanei.
-
Pattern di comportamento,
interessi o attività ristretti,
ripetitivi, come manifestato da
almeno du edei seguenti fattori,
presenti attualmente o in
anamnesi (si ricorda che gli
esempi sono esplicativi, non
esaustivi):
-
Movimenti, uso degli oggetti
o eloquio stereotipati o
ripetitivi (es. stereotipie
motorie semplici, mettere in
fila giocattoli o
capovolgere oggetti,
ecolalia, frasi
idiosincratiche).
-
Insistenza nella sameness
(immodificabilità), aderenza
alla routine priva di
flessibilità o rituali di
comportamento verbale o non
verbale (es, estremo disagio
davanti a piccoli
cambiamenti, difficoltà
nelle fasi di transizione,
schemi di pensiero rigidi,
saluti rituali, necessità di
percorrere la stessa strada
o mangiare lo stesso cibo
ogni giorno).
-
Interessi molto limitati,
fissi che sono anomali per
intensità o profondità (es.
forte attaccamento o
preoccupazione nei confronti
di oggetti insoliti,
interessi eccessivamente
circoscritti o
perseveranti).
-
Iper- o ipo-attività in
risposta a stimoli
sensoriali o interessi
insoliti verso aspetti
sensoriale dell'ambiente
(es. apparente indifferenza
a dolore/temperatura,
reazione di avversione nei
confronti di suoni o
consistenze tattili
specifici, annusare o
toccare oggetti in modo
eccessivo, essere
affascinati da luci o da
movimenti)
Si
ricorda che il clinico dovrà
valutare il livello di gravità
dei sintomi indicati (criteri A
e B) su una scala a tre livelli.
La gravità si basa sulla
compromissione della
comunicazione sociale e sui
pattern di comportamento
ristretti, ripetitivi.
Il
disturbo si può presentare con
le seguenti specificazioni:
-
con o senza compromissione
intellettiva associata
-
con o senza compromissione
del linguaggio associata
-
associato con una condizione
medica o genetica nota o a
un fattore ambientale
-
associato a un altro
disturbo del neurosviluppo,
mentale o comportamentale
-
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