Disturbo da
insonnia
predominante insoddisfazione
relativa alla quantità e/o alla
qualità del sonno associata a uno
dei seguenti elementi: 1) difficoltà
a iniziare il sonno
(nei bambini può manifestarsi
la necessità d'intervento della
persona che se ne prende cura); 2)
difficoltà a mantenere il sonno
caratterizzata da frequenti risvegli
o problemi a riaddormentarsi; 3)
risveglio precoce al mattino con
difficoltà a riaddormentarsi.
L'insonnia potrebbe essere
episodica, cronica o ricorrente.
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Disturbo
da ipersonnolenza (ipersonnia)
eccessiva sonnolenza
nonostante un periodo di sonno della
durata di almeno sette ore.
L'ipersonnolenza si può manifestare
con periodi ricorrenti di sonno o
intrusioni di sonno nel corso della
stessa giornata e/o con un episodio
principale prolungato di sonno della
durata di più di nove ore al giorno
che risulta non riposante e/o
difficoltà nell'essere completamente
svegli in seguito a un risveglio
improvviso. L'ipersonnolenza può
essere acuta (durata inferiore a un
mese), subacuta (tra uno e tre mesi)
oppure persistente (più di tre mesi)
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Narcolessia
periodi ricorrenti di
irrefrenabile bisogno di dormire, di
attacchi di sonno o di sonnellini
che si verificano nello stesso
giorno con episodi di cataplessia
cioè episodi di perdita bilaterale
improvvisa del tono muscolare che
può causare caduta a terra della
persona spesso in associazione a
emozioni intense come allegria,
rabbia, paura o sorpresa (nei
bambini o negli individui con
esordio della narcolessia entro i
sei mesi possono presentarsi smorfie
spontanee o episodi di apertura
della mascella con protusione della
lingua o ipotonia globale senza
evidenti stimoli emozionali). E'
possibile anche assenza di
cataplessia ma con carenza di
ipocretina (valori di ipocretina-1
nel CSF) e/o plisonnografia/test
ripetuto di latenza del sonno
positivi. L'intervento psicologico
può essere di supporto per
narcolessia dovuta a specifiche
condizioni mediche mentre può essere
riabilitativo per narcolessia dovuta
a condizioni psicologiche.
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Disturbi
del sonno correlati a respirazione
tra i disturbi ricordiamo
A) apnea/ipopnea ostruttiva del
sonno: 1) almeno cinque apnee o
ipopnee ostruttive per ora di sonno
associate a disturbi della
respirazione notturna (russamento,
sbuffamenti/rantoli, pause
respiratorie durante il sonno) e/o
sonnolenza diurna, astenia o sonno
non ristoratore nonostante una
sufficiente opportunità di dormire
oppure 2) quindici o più apnee e/o
ipopnee ostruttive per ora di sonno
anche in assenza di sintomi
concomitanti. B) apnea centrale
del sonno: cinque o più apnee
centrali per ora di sonno. Tre le
specificazioni: apnea centrale
idiopatica del sonno (causato da
variazioni dello sforzo respiratorio
ma senza ostruzione evidente delle
vie respiratorie); respiro di
Cheyne-Stoke (variazioni in
crescendo-decrescendo del volume
respiratorio accompagnati da
frequenti risvegli); apnea centrale
del sonno in comorbilità con uso di
oppiacei. C) ipoventilazione
correlata al sonno: episodi di
diminuita respirazione associati a
livelli elevati di CO2.
Tra le specificazioni:
ipoventilazione idiopatica;
ipoventilazione alveolare centrale;
ipoventilazione correlata al sonno
in comorbilità.
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Disturbi circadiani del ritmo
sonno-veglia
un quadro persistente o
ricorrente di interruzione del sonno
dovuto principalmente a
un'alterazione del sistema
circadiano (luce-buio, giorno-notte)
o a un disallineamento tra il ritmo
circadiano endogeno e il ritmo
sonno-veglia richiesto dalle
condizioni fisiche di un soggetto
oppure imposto dagli impegni sociali
o lavorativi che porta a eccessiva
sonnolenza e/o a insonnia. Tra le
specificazioni troviamo i seguenti
tipi: 1) tipo fase di sonno
ritardata; 2) tipo fase di sonno
anticipata; 3) tipo ritmo
sonno-veglia irregolare; 4) tipo
ritmo sonno-veglia diverso dalle 24
ore; 5) tipo lavoro con turni.
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Parasonnie
tra le parasonnie
troviamo i A) disturbi dell'arousal
del sonno non-REM (episodi
ricorrenti di risvegli incompleti
dal sonno accompagnati da
sonnambulismo e/o da terrore nel
sonno; il soggetto riferisce poche o
nessuna immagini oniriche ed è
presente amnesia degli episodi); B) il disturbo da incubi;
C)
il disturbo comportamentale del
sonno REM (ripetuti episodi di
arousal durante il sonno associati a
vocalizzazioni e/o comportamenti
motori complessi che insorgono
durante il sonno REM);
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Sindrome delle gambe senza riposo (parasonnia)
bisogno di muovere le
gambe, di solito accompagnato da, o
in risposta a, sensazioni sgradevoli
e spiacevoli alle gambe
caratterizzato dal fatto che il
bisogno di muovere le gambe: 1.
inizia o peggiora durante periodo di
riposo o di inattività, 2. è
parzialmente o totalmente alleviato
dal movimento e 3. è peggiore la
sera o la notte rispetto al giorno
oppure si verifica solo di sera o di
notte.
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Redazione SRM Psicologia
Centri di Psicologia Emotocognitiva |