Breve Glossario e Dizionario di Psicologia
termini più utilizzati in scienze psicologiche, psicologia, psicopatologia, psichiatria ed educazione
scienze, professione, salute mentale e altri ambiti della psicologia (clinica, età evolutiva, famiglia, sessuologia)
a cura del progetto PRS "Psicologia: Una Risorsa per la Salute" (sezione didattica)

 

 

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Lettere A & B - dizionario di psicologia online
dizionario dei termini utilizzati in psicologia, psicopatologia, psicoanalisi, psichiatria, sessuologia, neuroscienze
 

LETTERA A

ablösung. Interruzione del legame di carattere psichico tra due persone che vivono in una determinata situazione in maniera subordinata.

abreazione. Reazione di esteriorizzazione mediante la quale un soggetto "si libera" di una rimozione affettiva più o meno antica, celata nel proprio inconscio. Tale reazione può essere spontanea provocata (psicoanalisi). Sinonimo di catarsi.

abulia. Assenza, mancanza oppure diminuzione di volontà.

acatasia. Impossibilità di restare seduti, bisogno imperioso e incessante di camminare, di diversa origine.

acting out. in italiano: Passaggio all'Atto. Indica le azioni spesso impulsive che rompono il sistema delle motivazioni abituali del soggetto. Secondo Laplanche e Pontalis possono assumere forma di auto o eteroaggressitività

affetto. 1. Termine generico per esprimere ogni fenomeno che riguarda l'affettività, cioè ogni sfumatura che va dal piacere al dolore. Gli affetti penetrano nell'esperienza sensibile sotto forma di ciò che si chiama sentimenti vitali, umore ed emozioni (H. Ey). 2 Termine adottato da Tichener per connotare il campo compreso tra il grado di piacevolezza-spiacevolezza del sentimento. Anticamente era considerato una delle funzioni fondamentali della mente come la percezione. Può essere talvolta impiegato quale sinonimo di emozione, stato d'animo, emozionalità, sentimento, inclinazione sentimentale.

affiliazione (difesa). Il soggetto affronta i conflitti emozionali o i fattori stressanti interni ed esterni rivolgendosi agli altri per avere aiuto o supporto. Ciò comporta la possibilità di condividere problemi con gli altri, e non il tentativo di scaricare su di loro la responsabilità per tali problemi.

aggressione passiva (difesa). Il soggetto affronta i conflitti emozionali o i fattori stressanti interni ed esterni esprimendo aggressività verso gli altri in modo indiretto o subdolo. Vi è una facciata di compiacenza manifesta che maschera resistenza, risentimento, od ostilità profonde. L'aggressione passiva spesso si manifesta in risposta a richieste di atti o prestazioni indipendenti, oppure alla mancata gratificazione di desideri di dipendenza, ma può rivelarsi adattiva in soggetti in posizione subordinata che non hanno altri modi per esprimere più apertamente i propri punti di vista.

agorafobia. Paura eccessiva (non realistica) della folla e degli spazi aperti come strade e piazze, che spinge molti agorafobici ad evitare la situazione fobigena. Il soggetto agorafobico spesso evitare di uscire di casa salvo necessità. Nella maggior parte dei casi il soggetto con agorafobia si fa accompagnare. L'agorafobia è un disturbo d'ansia spesso in comorbilità con un disturbo da attacchi di panico. Il DSM-IV distingue gli attacchi di panico con o senza Agorafobia.

altruismo (difesa). Il soggetto affronta i conflitti emozionali o i fattori stressanti interni ed esterni dedicandosi ad andare incontro ai bisogni del prossimo. A differenza del sacrificio di sé che caratterizza talora la formazione reattiva, il soggetto riceve gratificazione o in modo sostitutivo, o tramite la risposta che riceve dagli altri.

analisi applicata al comportamento. Approccio classico di tipo comportamentista. E' estensione diretta del comportamentismo radicale di Skinner. Assunzione di base è che il comportamento è in funzione delle sue conseguenze. Il trattamento utilizza il rinforzo, la punizione, l'estinzione, il controllo dello stimolo e altre procedure di laboratorio. I processi cognitivi vengono considerati non adatti all'analisi scientifica.

angoscia. La psicopatologia tedesca ed anglosassone hanno un solo sostantivo che indica sia ansia che angoscia, diversamente da quelle italiana e francese che distinguono i due concetti. Per angoscia si intende un'emozione violenta e sgradevole di paura senza un oggetto specifico, accompagnata da un corteo somatico imponente come: mancanza d'aria, tachicardia, sudorazione, tremori, ecc. Insomma i sintomi di quello che viene definito "attacco di panico" [ndc]. Dal punto di vista psicodinamico l'angoscia potrebbe essere collegata alla paura catastrofica di una perdita.

annullamento (difesa). Il soggetto affronta i conflitti emozionali o i fattori stressanti interni ed esterni tramite parole o comportamenti che hanno lo scopo di rendere non esistenti pensieri, sentimenti, o azioni inaccettabili, o di fare per essi simbolica ammenda.

ansia. Stato di apprensione sgradevole per qualcosa di negativo (compresa una crisi d'ansia stessa), anche se non ben definito, che potrebbe accadere. L'ansia diviene un disturbo quando interferisce con lo svolgimento delle normali attività lavorative, scolastiche, sociali ovvero quando.

ansia anticipatoria. Apprensione legata all'idea anticipatoria che una certa situazione o azione possa portare a sviluppare una crisi d'ansia più forte e non sopportabile.

anticipazione (difesa). Il soggetto affronta i conflitti emozionali o i fattori stressanti interni ed esterni vivendo reazioni emozionali anticipate verso futuri eventi possibili, oppure anticipando le conseguenze di questi eventi, e prendendo in considerazione risposte o soluzioni alternative realistiche.

aprassia. Perdita della capacità di eseguire movimenti volontari; i pazienti aprassici hanno difficoltà a produrre su richiesta delle risposte che riescono invece a produrre facilmente quando non ci pensano.

apprendimento vicario (terapia comportamentale). Apprendimento che si verifica tramite l'osservazione e l'imitazione.

astereognosia. Difficoltà a riconoscere gli oggetti attraverso il tatto, non attribuibile a un semplice deficit sensoriale o ritardo mentale.

astrazione selettiva (teorie cognitive). Distorsione cognitiva che consiste nel concettualizzare una situazione sulla base di un dettaglio estrapolato dal contesto, ignorando altre informazioni in contrasto.

 

LETTERA B

behaviorismo (ing. behaviour, comportamento). v. comportamentismo

Bender (test di). Test di efficienza motorio-percettiva utilizzato per i bambini.

benzodiazepine. Psicofarmaci che appartengono alla classe maggiormente utilizzata nel trattamento sintomatico dell'ansia, di qualsiasi origine. Agiscono sul controllo dell'ansia tramite il legame con recettori specifici che a loro volta attivano quelli per il GABA.

bisogno (psicologia emotocognitiva). Nella teoria emotocogntiva di Baranello con il termine bisogno o "bisogno di base" si indica una necessità fondamentale dell’organismo che si potrebbe definire "costituzionale" rispetto al sistema che prendiamo come riferimento. Il bisogno è legato a stati di tensione (o attivazione) che il sistema ha necessità di risolvere. Baranello considera i bisogni non-oggettuali, cioè non nascerebbero dall’incontro tra gli oggetti dell'ambiente e il sistema, ma esisterebbero indipendentemente dagli oggetti del proprio campo di esperienza. Mente dall'incontro tra il "bisogno" e gli oggetti percepiti (della realtà fenomenica o astratti) nascerebbero i desideri che Baranello distingue in primari e secondari. L'autore considera i bisogni determinati e invariabili all'interno di una specie. I bisogni sarebbero specie-specifici. Vedi definizione di desiderio dello stesso autore.

bulimia nervosa (psicopatologia). Disturbo "mentale" che si manifesta con costanti abbuffate caratterizzate sia dal mangiare in un definito periodo di tempo (es. due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo in circostanze simili, sia dalla sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (es. sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando). I bulimici possono ricorrere a inappropriate condotte compensatorie al fine di prevenire l'aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi, digiuno o esercizio fisico eccessivo. La bulimia nervosa è inclusa tra i disturbi dell'alimentazione nel DSM-IV, DSM-IV-TR e DSM-5.

 
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