Diagnosi e
Comprensione delle Personalità Borderline |
|
|
|
|
Lettere C & D - dizionario di psicologia online |
dizionario e glossario di
psicologia - terminologia psicologica più utilizzata
- definizioni concetti psicologici |
catarsi (dal gr.
katharsis, purificazione). Fenomeno di scarica
emozionale che sopraggiunge nel processo di
liberazione di un affetto inconscio, grazie al ricordo
o a verbalizzazione di avvenimenti traumatici
dimenticati (rimossi, ndc). Sinonimo di
abreazione.
|
comportamentismo.
Il comportamentismo può essere visto secondo due
prospettive: quella teorica e quella clinica. In
generale le teorie del comportamento si basano sul
principio che tutti i comportamenti
"anormali" vengano acquisiti e mantenuti
allo stesso modo dei comportamenti cosiddetti
"normali", e sia il risultato di un
apprendimento. I tre principali approcci della terapia
comportamentale sono: 1. l'analisi applicata del
comportamento 2. il modello neocomportamentale di
mediazione stimolo-risposta e 3. la teoria
socio-cognitiva. |
delirio (lat.
delirium, da dalirare, uscire dal tracciato). Turba
ideo-affettiva che consiste in una percezione erronea
della realtà esterna verso la quale il soggetto
aderisce in modo irremovibile. Ogni delirio è
caratterizzato dalle sue tematiche: di persecuzione,
di grandezza, di gelosia, metafisiche, ipocondriache,
ecc.; dai suoi meccanismi: allucinatori,
interpretativi, illusori, immaginativi, intuitivi;
dalla sua organizzazione: si distinguono i deliri
sistematizzati che si sviluppano nell'ordine, nella
chiarezza e nella coerenza con una apparente
pseudoragionevolezza e logica, e i deliri non
sistematizzati che creano deliri sfumati, incoerenti,
mal concatenati; questi ultimi si osservano
prevalentemente nei disturbi psicotici in particolare
nella schizofrenia. |
desensibilizzazione
sistematica (terapia comportamentale).
Procedure graduale finalizzata alla sostituzione
dell'ansia con il rilassamento, con il contemporaneo
aumento dell'esposizione ad una situazione o ad un
oggetto ansiogeni. |
desiderio (psicologia
emotocognitiva). In
psicologia
emotocognitiva (Baranello, M.) il desiderio
coincide con l'azione stessa del desiderare ed è ciò
che lega il bisogno al suo soddisfacimento, ovvero è
ciò che lega il soggetto, con i propri bisogni
costituzionali, all'ambiente con i suoi oggetti.
I desideri permettono ad un sistema di riferimento di
adattarsi all'ambiente e sono condizionati ed
influenzati da fattori bio-psico-sociali. Mentre i
bisogni sono pochi e strettamente legati ai fattori
costituzionali di un sistema di riferimento i desideri
possono essere pressoché infiniti in quanto infiniti
possono essere gli oggetti del desiderio. Ricordiamo
che i desideri sono necessari e fondamentali, senza di
essi non potremmo soddisfare i nostri bisogni. In
psicologia emotocognitiva si parla di realizzazione di un
desiderio e di soddisfazione di un bisogno. Uno
specifico desiderio può soddisfare più bisogni come
uno specifico bisogno può essere legato a più
desideri (questo permette al sistema flessibilità ed
adattabilità). Un desiderio ha una alta variabilità
da sistema a sistema (varia da organismo ad organismo,
tra comunità, tra culture, tra popolazioni,...).
È dalla matrice dell'incontro dinamico tra il sé di
un sistema e l’ambiente che si sviluppano i
desideri. I desideri pertanto hanno una genesi
secondaria al bisogno. L'azione del desiderare è
sinonimo di ricerca dell'oggetto. In psicologia
emotocognitiva i desideri si distinguono in due coppie
di classi: a) funzionali / disfunzionali e b) primari
/ secondari. Il
desiderio è funzionale quando l'oggetto desiderato è
congruo con il bisogno che andrà a soddisfare oppure
non funzionale se l'oggetto ricercato non permette la
soddisfazione adeguata di un bisogno. Maggiori sono i
desideri funzionali di un sistema (sia primari che
secondari) maggiore la sua flessibilità ed
adattabilità ovvero sono maggiori le possibilità di
vivere adeguatamente. Un oggetto non è soltanto
qualcosa di fisico ma può essere un pensiero,
un'astrazione, un concetto, una parola, ecc. In
sintesi, in
psicologia emotocognitiva, un oggetto è
definibile come tutto ciò che può essere
rappresentato emotocognitivamente (Baranello,
M. 2001). |
desiderio primario
(psicologia emotocognitiva). In
psicologia
emotocognitiva un desiderio è primario quando la
sua realizzazione permette la diretta soddisfazione
del bisogno (o dei bisogni) di base a cui è legato
(in senso funzionale c'è risoluzione delle tensioni,
in senso disfunzionale ciò non accade in maniera
adeguata). Il desiderio primario pertanto è
direttamente connesso ad un bisogno tanto che nella
nostra cultura spesso confondiamo bisogni con desideri
(tecnicamente il bisogno di cibo è in realtà un
desiderio in quanto legato ad un oggetto, ovvero ad
una rappresentazione). Al fine di soddisfare i propri
bisogni gli esseri umani hanno modificato l'ambiente,
creato gli oggetti dei propri desideri. La mancata
realizzazione di un desiderio primario può essere
considerato un fattore di rischio per quello che in
psicologia emotocognitiva viene definito "trauma
primario". Rif: Baranello, M. (2001). |
desiderio
secondario (psicologia emotocognitiva). In
psicologia
emotocognitiva un desiderio è secondario quando
la sua realizzazione permette la realizzazione di un
altro desiderio (sia primario che secondario a sua
volta) quindi la soddisfazione indiretta del bisogno o
dei bisogni dalla cui matrice esso si è sviluppato
(in senso funzionale c'è risoluzione delle tensioni,
in senso disfunzionale ciò non accade in maniera
adeguata). Il desiderio secondario pertanto non è
direttamente connesso ad un bisogno ed è più
facilmente soggetto alle modificazioni psico-sociali.
Il desiderio secondario ha permesso agli esseri umani
di adattarsi ad ogni tipo di condizione psicologica,
sociale e culturale nonché di essere gli artefici
delle stesse modificazioni. La mancata realizzazione
di un desiderio secondario può essere considerato un
fattori di rischio per quello che in
psicologia emotocognitiva viene definito "trauma
secondario". |
difesa.
v. meccanismo
di difesa |
distorsione
cognitiva. (teorie cognitive). Errori
sistematici di ragionamento che si rendono evidenti
nella sofferenza psicologica. Comprendono: inferenza
arbitraria, astrazione selettiva, eccesso di
generalizzazione, esagerazione e minimizzazione,
personalizzazione, pensiero dicotomico |
doppio legame.
Conflitto creato in una persona che riceve messaggi
contradditori in una relazione importante, ma a cui è
proibito andarsene o commentare sulla discrepanza. Il
doppio legame viene anche utilizzato nelle moderne
tecniche cliniche in psicologia per finalità
terapeutiche [ndc]. |
|
|