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Lettere L & M - glossario e dizionario di psicologia online |
dizionario dei termini
utilizzati in psicologia, psicopatologia,
psicoanalisi, psichiatria, sessuologia, neuroscienze |
lapsus (lat.
labilis, scivolare, cadere). Fenomenologicamente
appare come un errore che consiste nel pronunciare o
scrivere una parola al posto di un'altra, una frase al
posto di un'altra, ecc.. I lapsus sono, secondo Freud,
dotati di significato [teorie deterministiche, ndc]
e la loro analisi permette, come l'analisi dei sogni,
delle sbadataggini e degli atti mancati, un approccio
all'inconscio. |
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mappa traumatica
(psicologia emotocognitiva). In psicologia
emotocognitiva (Baranello, M.) la mappa traumatica è
il risultato del processo costante di riorganizzazione
della memoria. La mappa traumatica è essa stessa un
processo dinamico, una funzione. Si definisce quindi
mappa traumatica l'insieme integrato funzionale (non
la somma) di eventi e situazioni emotocognitivamente considerati traumatici nel qui e ora,
sia consapevoli sia subliminali, che
potrebbero avere la funzione di un "trauma"
attuale. Inoltre gli eventi e le situazioni (elementi
scatenanti) che appaiono legati per via genetica al
trauma attuale non hanno di per sé la stessa
funzione traumatica che nasce dalla loro peculiare
integrazione funzionale operata esclusivamente da
processi attivi nel qui-e-ora. Il trauma, per la
teoria emotocognitiva di Baranello, non è mai un
evento, una situazione o un'idea, ma è sempre e
soltanto una manifestazione. |
meccanismo di
difesa. Metodo mobilitato dall'Io in risposta
al proprio segnale di pericolo, cioè l'ansia, quale
protezione da minacce interne ed esterne. Freud, pur
riconoscendo l'esistenza di diversi M.d.D. ha
focalizzato l'attenzione soprattutto sulla rimozione.
Anna Freud descrisse dettagliatamente nove
M.d.D.: regressione, formazione reattiva, annullamento
retroattivo, introiezione, identificazione,
proiezione, rivolgimento contro la propria persona,
inversione nel contrario, sublimazione. Il DSM-IV (APA,
1994) elenca ventidue meccanismi di difesa e stili
difensivi specifici: affiliazione, aggressione
passiva, altruismo, annullamento, anticipazione,
auto-affermazione, auto-osservazione, dissociazione,
fantasie autistiche, formazione reattiva,
idealizzazione, identificazione proiettiva,
intellettualizzazione, ironia, lamentele con reiezione
dell'aiuto altrui, messa in atto (acting-out),
negazione, onnipotenza, proiezione, razionalizzazione.
In psicologia emotocognitiva non si parla di
"meccanismo" ma di "processo
difensivo" ovvero si sposta il focus sulla
plasticità della funzione. |
microtrauma (psicologia
emotocognitiva). Evento
o situazione soggettivamente dolorosa che di per sé e
nella maggior parte dei casi, non provoca effetti
significativamente disfunzionali nel soggetto e non
incide direttamente in modo negativo nello
sviluppo della personalità. Un microtrauma
non è un "trauma" ma traumatica può essere
la costanza con la quale tali eventi (reali
o di pensiero) si ripetono. Un esempio
di microtrauma può essere un rimprovero da parte di
una madre nei confronti di un bambino. Questo tipo di
azione ha più spesso valore educativo e difficilmente
produce conseguenze deleterie. Nel momento però nel
quale l’atto avviene il bambino percepisce
comunque l'evento come soggettivamente doloroso.
Se globalmente quella famiglia ha un buon
funzionamento e l’episodio rimane isolato, allora è pensabile che non ci saranno
conseguenze significative con connotazione negativa. L'evento acquisisce quel valore educativo di cui
sopra. Se invece questo tipo di situazione diventa un
“abuso” cioè un cattivo o eccessivo uso del
rimprovero, come costante nella modalità di approccio
al bambino, allora le probabilità di un effetto
negativo sul processo di sviluppo della personalità
aumenterebbero. Lo stesso vale per microtraumi in età
adulta nei quali la funzione genitoriale è sostituita
dalle funzioni consolidate del soggetto, dai legami
affiliativi e da altri fattori psico-sociali. |
modello neocomportamentale di
mediazione
stimolo-risposta. E' un approccio
comportamentista. Rappresenta l'applicazione dei
principi del condizionamento operante ma, a differenza
di questo, il modello S-R è mediazionale. Le tecniche
più utilizzate sono la desensibilizzazione
sistematica e il flooding. Entrambe sono
finalizzate all'estinzione dell'ansia latente che
presumibilmente alimenta i disturbi fobici. Secondo
l'assunto di base, i processi non manifesti seguono le
regole dell'apprendimento che governano il
comportamento manifesto. |
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