Diagnosi e
Comprensione delle Personalità Borderline |
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Sintomi come formicolio, nausea, mal di testa e
tachicardia |
trattamento sintomi
psicologici ansia angoscia formicolio al braccio
capogiri sbandamento nausea |
DOMANDA. Gentile dottore,
soffro da qualche mese di continui mal di
testa accompagnati anche da nausea, a volte
dei veri e propri capogiri e sbandamenti.
Ultimamente sento anche dei formicolii sul
braccio sinistro che però vanno e vengono.
Ho consultato subito il medico che mi ha
indirizzato da un neurologo. Dagli
accertamenti non risultano problemi medici e
mi hanno dato un ansiolitico che però non
sta producendo effetti positivi anzi. La
terapia farmacologica è iniziata da 20
giorni ma senza risultati anche se mi hanno
detto che deve durare per 40 giorni. Ho
letto sul sito degli attacchi di panico e ci
sono molti sintomi ma non ho tachicardia
anche se a volte sento più fortemente il
cuore ma non più accelerato. Potrebbe
trattarsi di un disturbo di conversione così
come ha descritto sul sito o è un attacco di
panico? Sono disperata. Ho paura anche di
andare a lavoro. Cosa si può fare? |
RISPOSTA. Avendo già escluso condizioni mediche generali
in grado da sole di giustificare la presenza
dei sintomi descritti, le consiglio di
procedere con un trattamento di tipo
psicologico. Nei nostri centri di psicologia
emotocognitiva
si utilizzano esclusivamente strumenti
psicologici orientati secondo la teoria
emotocognitiva, senza uso di psicofarmaci e
senza psicoterapia. L'intervento secondo
il nostro approccio è orientato alla remissione
sintomatologica spontanea intervenendo sui
processi psicofisiologici che sostengono il
disturbo ovvero sul recupero di abilità e
funzioni che risultano al momento
compromesse, del tutto o in parte. In
pratica si tratta di correggere
atteggiamenti che potrebbero in realtà
essere la cause del mantenimento del
disturbo.
E' comunque utile una valutazione clinica di
tipo psicologico perché i sintomi descritti
potrebbero rientrare in più di un disturbo
codificato tra i quali anche il citato
disturbo da attacchi di panico. La
tachicardia, spesso presente, però non è una
condizione necessaria per la diagnosi di
disturbo da attacchi di panico che è
descritto da ben tredici sintomi diversi dei
quali la tachicardia ne è soltanto
uno. Una valutazione psicologica diretta
permetterebbe di risolvere il dubbio. Per
quanto riguarda il "cosa fare" l'obiettivo dello psicologo
emotocognitivo è correggere, attraverso una
rieducazione funzionale, le modalità
disfunzionali di organizzazione che
mantengono nel qui-e-ora la sintomatologia,
senza scavare nel passato, senza riferirsi a
contenuti inconsci, senza interpretazioni
simboliche. L'attenzione è completamente
rivolta al presente e rivolta verso il
futuro riabilitativo.
Per la teoria emotocognitiva ogni disturbo è
la manifestazione di una errata
organizzazione psicofisiologica e
biopsicoambientale, quindi va
semplicemente corretto. La durata media del
trattamento è di circa 10 sedute, più sedute
di controllo. Le sedute sono strutturate da
3 a 5 incontri a cadenza fissa (1 volta a
settimana o 1 volta ogni due
settimane) per poi spostarsi ed essere sempre più
dilazionati nel tempo (dopo 21 giorni
dall'ultima seduta, dopo un mese, e così
via). Il trattamento così organizzato
previene forme di dipendenza dallo psicologo
e permette allo psicologo di valutare il
mantenimento degli effetti prodotti e, in
caso di ricadute, di correggere eventuali
problemi. Si tratta quindi di un trattamento
psicologico breve, di tipo prettamente
psicoeducativo e finalizzato alla terapia
riabilitativa spontanea. |
a cura del Dott. Marco Baranello
psicologo, direttore scientifico SRM Psicologia
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