RISPOSTA. Non entreremo nel merito
dell'operato e dell'autonomia del
professionista al quale si è rivolto. Ricordando comunque che esiste
una norma del codice deontologico degli
psicologi italiani che prevede che qualora
non ci siano risultati o non si possa trarre
giovamento dal trattamento lo psicologo è
tenuto a interromperlo o, qualora richieste, suggerire altre
strade. Purtroppo la norma è molto generica
e non indica quanto tempo sia necessario per
capire se non si possa trarre giovamento.
Nei nostri centri, ad esempio, è stato
stabilito un tempo massimo per valutare che
non supera mai le cinque sedute. Ma questo è
un atteggiamento adottato dai nostri
psicologi per tutelare il paziente grazie
all'indicazione di tempi ben chiari sin
dall'inizio.
Risponderemo per quanto riguarda la domanda
specifica se possono esistere psicologi non
laureati in psicologia. Si, è vero. Molti
psicologi, soprattutto tra quelli iscritti
all'Albo con art. 32 o con Art. 34, hanno
lauree diverse, come una laurea in
sociologia, biologia, filosofia, scienze
politiche, giurisprudenza ecc., e ci sono
alcuni che non hanno laurea ma soltanto un
diploma. Questo è stato
l'effetto di una sanatoria. La legge che
regola la professione di psicologo esiste
soltanto dal 1989.
Infatti prima dell'istituzione dell'Ordine
Professionale la psicologia e la
psicoterapia erano attività non
regolamentate. Molti psicologi art. 32 o
art. 34 infatti prima di essere dei veri
psicologi, erano soltanto degli
psicoterapeuti spesso autodefinitisi tali.
Poi grazie alla sanatoria sono diventati
psicologi. Va detto che anche attualmente
gli psicoterapeuti non necessariamente hanno
studiato psicologia. Insomma non è la
conditio sine qua non la laurea in
psicologia o l'abilitazione alla professione
di psicologo per esercitare psicoterapia. E'
un titolo infatti, non una professione, che
può essere acquisito anche dai medici (che
non si trasformano in psicologi) e viene
rilasciato per mera equipollenza anche ai
medici-psichiatri e neuropsichiatri. Insomma
anche qui occorre fare chiarezza. La terapia
psicologica (atto tipico dello psicologo)
non va confusa con la psicoterapia. Per la
legge italiana inoltre la "psicoterapia" non
è una professione regolamentata tant'è che
non esiste e non può esistere il reato di
"esercizio abusivo della professione di
psicoterapeuta" e se qualcuno esercitasse
"psicoterapia" senza essere psicologo o
senza essere medico verrebbe infatti
accusato di esercizio abusivo di professione
di psicologo (se non usa farmaci o strumenti
elettromedicale) e esercizio abusivo di
professione medica (se utilizzasse farmaci o
strumenti elettromedicali).
Ricordiamo che ai sensi di legge anche uno
psicologo regolarmente iscritto all'albo ma
senza laurea in psicologia può comunque
esercitare la professione, è in regola dal
punto di vista normativo e del tutto legale.
Secondo noi comunque l'unica forma reale di
tutela è l'informazione. Pertanto crediamo
che sia opportuno indicare anche il titolo
di studio esteso. Non basta soltanto
indicare Dottore. Perché si può essere
dottori in architettura, dottori in
giurisprudenza, dottori di qualsiasi
materia. Alcuni sostituiscono al titolo di
Dottore, quando non ne sono in possesso, il
titolo di Professore che indica soltanto
l'essere un docente anche se non sempre è
indicato in quale materia, scuola o
università.
La nostra politica di trasparenza.
La trasparenza secondo noi offrire
libertà di scelta. Per chi volesse scegliere
uno psicologo laureato in psicologa deve
poter essere informato. Ricordiamo infatti
che i
professionisti che lavorano presso i nostri
centri di psicologia emotocognitiva sono tutti psicologi (quindi
abilitati alla professione di psicologo) e
tutti Dottori in Psicologia (quindi in
possesso di vera laurea in psicologia)
e, nello specifico dei nostri centri, con
garanzia di formazione e aggiornamento in
psicologia emotocognitiva. |