Come aiutare un figlio depresso schizofrenico psicotico con autismo, chiuso in casa senza amici. Cosa fare?
Articolo pubblicato dalla SRM Psicologia su un tema molto diffuso e che colpisce tantissime famiglie in tutta Italia e nel mondo in generale. Si tratta di quei casi nei quali il proprio figlio spesso durante l’adolescenza o nella prima età adulta sviluppa sintomi depressivi, umore depresso o alterazioni dell’umore o altri disturbi di natura psichica come schizofrenia, disturbo schizoaffettivo, ossessioni e compulsioni, forte dipendenza emotiva, disturbi psicotici e altre problematiche e disagio fortemente invalidanti.
I centri di psicologia di Roma zona Parioli e Milano zona Loreto del gruppo SRM Psicologia ha attivato da oltre 15 anni una ricerca-intervento per lo studio e l’applicazione di una terapia psicologica breve indiretta per offrire ai genitori strumenti pratici, chiari e immediati per la cura o la gestione di un figlio con problemi psicologici.
Spesso la terapia farmacologica non sembra funzionare così come vecchie forme di psicoterapia. In caso di disturbi gravi e complessi come depressione, schizofrenia o altri disturbi psicotici la lamentela più frequente è che i farmaci, anziché risolvere il problema, sembrano averlo aggravato. Quando un genitore cerca di spiegare al medico che i farmaci stanno peggiorando il problema spesso si sentono non ascoltati. Lo psichiatra cambia i dosaggi, a volte aumentandoli o cambia farmaco ma la situazione sembra rimanere la stessa. In molti casi l’effetto palliativo si ha nelle prime settimane ma poi vediamo nostro figlio chiudersi sempre in più in se stesso a volte con esplosioni di rabbia e aggressività nei confronti dei genitori. Difficilmente comprende la situazione e spesso non si capacita di come sia possibile che venga trattato da malato quando pensa di non esserlo ma che anzi i malati di mente sono gli altri. A volte vengono attribuite le più svariate diagnosi ma raramente vengono fornite indicazione precise, semplici, chiare e dirette su come fare per aiutare un figlio depresso e che non esce più di casa o affetto da un qualche disturbo mentale.
I protocolli d’intervento realizzati dai centri di terapia psicologica breve di Roma e Milano, a indirizzo emotocognitivo, sono di due tipologie: un trattamento psicologico indiretto rivolto ai genitori (anche se è sufficiente un solo genitore, auspicabilmente la madre) e un intervento di consulenze educativa, sempre indiretto, che si configura come un vero e proprio corso teso a conoscere modalità di comunicazione e comportamento finalizzati alla gestione o alla soluzione del problema del proprio figlio, cercando di evitare così di inserire il ragazzo o la ragazza in contesti di cura, in comunità o in istituti.
L’obiettivo è valutare le reali possibilità di soluzione disponibili e fino a quale punto possiamo arrivare per risolvere il problema. Moltissimi casi vengono risolti in tempi piuttosto brevi, collaborando in modo attivo con il genitore al quale il professionista dirà esattamente cosa fare, cosa dire, come comportarsi, alcuni casi rimangono quasi invariati ma, per fortuna, sono la minor parte, altri casi vengono portati a remissione parziale riducendo nettamente le manifestazioni sintomatologiche più gravi e invalidanti.
Di questo si parla nell’articolo pubblicato dalla SRM Psicologia sul portale scuolapsicologia.com.
Per leggere l’articolo integrale:
https://www.scuolapsicologia.com/?p=79