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Qual è la migliore cura della dislessia nei bambini? Terapia psicologica breve indiretta per aiutare un bambino con DSA dislessia e disortografia


Terapia breve disturbi specifici apprendimento bambiniLa psicopatologia del bambino e dell’adolescente incute sempre un enorme timore nei genitori. Parlare di un disturbo mentale in un bambino crea immediatamente un’allarme in quanto il genitore, o più in generale la famiglia, si trova in una condizione di impotenza, senza strumenti concreti per aiutare un figlio con un problema. E’ stato appena pubblicato un articolo sul DSA nei bambini, il disturbo specifico dell’apprendimento nel quale si parla in particolare di Dislessia e Discalculia, offrendo delle indicazioni su quali possono essere le migliori cure per risolvere il DSA in un bambino o in adolescente che permette di orientarsi nel vasto mondo dell’offerta clinica disponibile. In particolare nell’articolo si parla dell’approccio di tipo indiretto. Un metodo di soluzione breve che non coinvolge il bambino.

Oggi esiste un nuovo modo di intervenire che prevede la sola presenza di almeno un genitore, in genere si interviene sulla madre, senza la presenza del bambino o dell’adolescente e a sua completa insaputa. Il trattamento educativo indiretto o la terapia psicologica indiretta mira a fornire al genitore degli strumenti pratici e concreti per risolvere il problema in modo del tutto spontaneo, possiamo dire per curarlo naturalmente, senza che il bambino sia inserito in contesti di cura e quindi senza far sentire il proprio figlio diverso o malato.

Gli interventi indiretti permettono al genitore di acquisire delle strategie concrete per gestire in modo del tutto autonomo il problema. Spesso infatti ciò che manca al genitore è proprio un chiaro e pratico “come fare”. Fortunatamente il disturbo specifico dell’apprendimento come la dislessia, associata o meno con la disortografia, è risolvibile anche in tempi piuttosto brevi. Le nuove metodologie educative rivolte al genitore favoriscono l’aumento dell’autostima del bambino o dell’adolescente in quanto i cambiamenti avvengono direttamente nel proprio contesto naturale. Il minore non si percepisce malato, aderisce più facilmente alle indicazioni del genitore e, allo stesso tempo, si ripristina un certo potere educativo alla famiglia.

Perché inserire un bambino in un contesto di cura quando oggi è possibile permette al genitore di aiutare il proprio figlio offrendo strategie pratiche, tecniche di comunicazione, di gestione, di comportamento che, in breve tempo, possono scardinare quel “Loop Disfunzionale” (Baranello, 2006) nel quale una famiglia quando emerge un problema psicologico del figlio.
Un bambino con DSA non è un bambino malato, è del tutto sano, si parla infatti di “disturbo” non di malattia. Quando un problema di un figlio non è dovuto a condizioni irreversibili o condizioni di tipo medico allora è più opportuno intervenire cercando di correggerlo, piuttosto che curare in senso stretto.

I trattamenti indiretti di tipo psicologico e i corsi educativi per i genitori permettono di aprire la strada a nuove opportunità di soluzione anche per i disturbi specifici dell’apprendimento.

Articolo Completo.  L’articolo sulla terapia breve della dislessia e disortografia è disponibile al segutente link: https://www.scuolapsicologia.com/2018/03/12/disortografia-dislessia-bambini-nuova-cura-breve

A chi Rivolgersi? Per la terapia psicologica breve della dislessia e del DSA secondo tale approccio oppure le lezioni educative per il genitore sono disponibili nei nostri centri di Roma e Milano. Per informazioni o appuntamenti è disponibile una SEGRETERIA COMPETENTE


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