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Disturbo Borderline di Personalità: diagnosi, terapia psicologica breve, comprensione e educazione per le famiglie di pazienti borderline


Il disturbo borderline di personalità (BPD, borderline personality disorder) è considerato dalla classica nosografia psicologica e psichiatrica come un “disturbo grave della personalità”. I vecchi metodi di trattamento prevedevano lunghe sedute tese soprattutto alla ristrutturazione della personalità, all’elaborazione di traumi più o meno rimossi, alla presa di consapevolezza rispetto al proprio vissuto.
Spesso il linguaggio utilizzato dalla psicoanalisi o dalla terapia dialettico-comportamentale richiama vecchie concezioni inerenti la psicologia.
Pensiamo ad esempio all’appena citata locuzione “ristrutturazione della personalità”. Le parole usate appaino familiari, senza leggere con attenzione crediamo di aver capito di cosa si possa trattare. E’ qui che sorge infatti il primo problema nell’impostazione della psicoterapia e della psicoanalisi. Innanzitutto cos’è la “personalità”, siamo davvero sicuri di saperlo. Il concetto non è né chiaro alla scienza né ben definito. Esiste tuttora un dibattito in materia. Ora sapendo che la personalità è un concetto piuttosto astratto proviamo ad immaginare cosa possa intendersi per “struttura di personalità” e quindi cosa sarebbe la “ristrutturazione” della stessa?
Addentrandoci nei meandri del significa delle parole iniziamo a capire che forse la psicoterapia e la psicoanalisi hanno prima autodefinito dei concetti per poi utilizzarli come se fossero scientificamente validi o scientificamente “riconosciuti”. C’è soltanto una convenzione all’interno della psicoterapia e della psicoanalisi su cosa siano tali concetti alla quale aderiscono gli “adepti” alla materia.
Secondo infatti nuovi modelli teorici aderenti a una nuova psicologia scientifica sembrerebbe che non si possa affatto parlare di struttura della personalità né di ristrutturazione.
Infatti il vecchio concetto di struttura così come il vecchissimo concetto di meccanismo possano essere più efficacemente sostituiti dal moderno concetto di processo.
La psicologia emotocognitiva, ad esempio, il fondatore della quale è riconosciuto nello psicologo italiano Marco Baranello, attualmente in contrasto con la classica impostazione accademica, propone di pensare alla personalità come a un processo dinamico. Lo spostamento di ottica dalla struttura al processo permette di rendere più brevi e altamente più efficaci i trattamenti psicologici. Tant’è che attualmente sono già disponibili dei protocolli di terapia psicologica breve riabilitativa di tipo psicoeducativo senza uso di farmaci e senza ricorso né a psicoterapia né a psicoanalisi.
Per informare sulle attuali possibilità di cura del disturbo borderline di personalità, sia attraverso terapia diretta di tipo educativo sia attraverso terapia indiretta (senza la presenza del paziente ma con la presenza di una persona vicina al paziente, come il partner o un genitore), è stato realizzato un servizio di divulgazione scientifica accessibile gratuitamente e senza registrazione collegandosi al sito: www.srmpsicologia.com/borderline.

Il progetto d’informazione su diagnosi clinica, comprensione funzionale e possibilità di terapia psicologica breve del disturbo borderline di personalità è realizzato all’interno del più ampio progetto PRS “Psicologia: Una Risorsa per la Salute”.

Per gli interventi clinici in Italia attraverso tali nuovi modelli teorici sono disponibili due centri di psicologia a Roma e Milano.

Tutte le informazioni sul sito ufficiale indicato.

 

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