Disturbo da Tic Motori e/o Vocali

diagnosi clinica e terapia psicologica breve riabilitativa dei tic nervosi in adulti e bambini

come curare i tic senza farmaci e senza psicoterapia con interventi psicologico e psicoeducativi

campagna informativa a cura del progetto PRS "Psicologia: Una Risorsa per la Salute"
 

 

Tic Nervosi e Tourette
Home Disturbo Tic
Introduzione
Sintomi e Diagnosi
Comprensione
Trattamento
Info e Approfondimenti

NOVITA' EDITORIALI

Diagnosi e Comprensione delle Personalità Borderline

Ultimo libro sul Disturbo Borderline di Personalità

 
SRM Psicologia
Home Page
Centri Diagnosi e Cura
Sintomi e Disturbi
Eventi Corsi e Gruppi
Chiedi allo Psicologo
Pubblicazioni-Didattica
Area Psicologi
Gruppo SRM
Segreteria Generale

 

 

Comprensione funzionale del disturbo da tic e sindrome di Tourette
teoria emotocognitiva: spiegazioni circa l'esordio, la patogenesi e il mantenimento del disturbo da tic
 

I disturbi da Tic sono caratterizzati dalla presenza di tic motori e/o vocali di diversa durata: possono manifestarsi per meno di 12 mesi oppure perdurare per più di un anno, così come descritto nella sezione dedicata ai sintomi.
Essendo il tic uno spasmo muscolare è, per sua natura, improvviso, involontario e, diversamente dalle compulsioni, è meno complesso e non è volto a neutralizzare l’ansia che deriva da un’ossessione. Ciò vuol dire che la manifestazione del tic non è anticipata da un pensiero o dalla consapevolezza che sta per verificarsi ed è accompagnata da una sensazione di impotenza.
Infatti, sebbene i tic possano essere temporaneamente bloccati con uno sforzo di volontà, ovvero agendo sul controllo volontario, la persona percepisce un aumento di tensione dell'organismo che sembrerebbe attenuarsi esclusivamente dopo la manifestazione de TIC.
Di fatto il tentativo di bloccare lo spasmo da parte del soggetto fallisce in quanto la sofferenza causata dall'incremento di tensione non riesce ad essere gestita dal controllo volontario. Il tic, infatti, è una reazione spontanea ed involontaria dell’organismo che ha la funzione di risolvere un incremento di tensione psicofisiologica.
Nel tentativo di risolvere il TIC volontariamente l'organismo si troverà presto in un circolo vizioso senza uscita creando quello che in psicologia emotocognitiva è definito "loop disfunzionale", ovvero un processo circolare e ridondante che anziché risolvere il problema, lo mantiene e tenderebbe a cronicizzarlo.
Il disturbo può causare nella persona notevole disagio a livello personale e/o interpersonale. Il sintomo è spiacevole e molte volte imbarazzante e può interferire con le attività quotidiane condizionandone il normale svolgimento (ad es. leggere o scrivere) o può rendere la persona oggetto di scherno.
Non di rado il tic diventa motivo di vergogna o un vero e proprio impedimento, che porta la persona a ridurre drasticamente i suoi campi di azione ed ad avere difficoltà in campo sociale e/o relazionale.
L’intera vita della persona si organizza intorno al sintomo, magari iniziando ad evitare situazioni e/o persone o per l’imbarazzo o a causa dell’effettiva impossibilità di svolgere un’azione richiesta da un particolare contesto (ad es. non si svolge alcuna attività sportiva.). L’evitamento, come del resto le tecniche di rilassamento e l’uso di farmaci, sono tutti tentativi di risolvere il problema o lo stato d’ansia associato al disturbo, che, dalla nostra casistica clinica, non risolvono il problema. Solo in alcuni casi sembrerebbero alleviare momentaneamente il sintomo ma di fatto non lo annullano e la persona si trova spesso costretta a continuare nell'uso di farmaci od altre strategie palliative di soluzione transitoria della manifestazione.
Sempre più spesso, infatti, la persona ricorre all’uso di farmaci e non è raro che tali farmaci vengano prescritti anche a bambini con disturbo da tic, in particolare nei casi in cui questo disturbo si presenta associato al disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo di iperattività e deficit dell’attenzione e/o turbe del linguaggio (balbuzie) e del sonno. Il farmaco, secondo quanto teorizzato dalla psicologia emotocognitiva, il modello fondato dal Dott. Marco Baranello, sembrerebbe in realtà un antagonista della soluzione del problema.
Nel caso in cui sia un bambino a presentare il disturbo, inevitabilmente il disagio e i conseguenti tentativi di risoluzione, coinvolgono anche i genitori. Essi tenteranno ogni tipo di soluzione per risolvere la sofferenza del figlio e la loro, strettamente legata a quella del figlio, ma anche in questo caso il fatto di non riuscire a trovare una soluzione definitiva incrementerà il disagio minando il benessere familiare.
In psicologia emotocognitiva l'obiettivo del trattamento è scardinare il "loop disfunzionale" per ripristinare nell'organismo un normale processo di funzionamento. Quanto si tratta di adulti in genere si preferisce l'intervento diretto, ovvero si agisce direttamente sulla persona che soffre di tic al fine di ridurre o annullare le manifestazioni agendo sui processi psicofisiologici che sostengono la sintomatologia.
Quando si tratta di bambini è soprattutto consigliato l'intervento indiretto, ovvero rivolto esclusivamente ai genitori (almeno un genitore) evitando così al bambino di essere inserito in un contesto di cura. L'intervento indiretto mira a fornire specifiche strategie di comportamento e comunicazione al genitore al fine di ridurre la manifestazione sintomatologica del TIC nel bambino che oggi, grazie alle innovazioni prodotte dalla psicologia emotocognitiva, è un disturbo, nella maggior parte dei casi trattati, risolvibile in tempi piuttosto brevi.

a cura di
Dott.ssa Carlotta Quagliarini

revisione del testo a cura del Dott. Marco Baranello
ultimo aggiornamento, 4 settembre 2016

come citare questa fonte

Quagliarini, C., Baranello, M.
(2016)
Comprensione in psicologia emotocognitiva dei disturbi da tic

in Quagliarini, C., Baranello, M. (2016)
Disturbi da tic motori, vocali e disturbo di Tourette.
Diagnosi con il DSM-5, comprensione e trattamento.
SRM Psicologia, Progetto PRS, settembre 2016


Riferimenti Bibliografici

  • APA (2013) Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione (DSM-5), Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.
     
  • Baranello, M. (2006) psicologia emotocognitiva: il loop disfunzionale. Psyreview.org, Roma 10 marzo 2006.

Versioni Precedenti

  • Quagliarini (2007) Disturbo da tic. Diagnosi con il DSM-IV-TR, comprensione e trattamento psicologico. SRM Psicologia, Progetto PRS, ottobre 2007.

 
 
NOVITA' EDITORIALI

Diagnosi e Comprensione Personalità Borderline

Ultimo libro sul Disturbo Borderline di Personalità

un libro del
Dott. Marco Baranello

 
Informazioni e Contatti

Segreteria Unica

per ogni centro affiliato
MILANO - ROMA

 
 
 
 

Il materiale pubblicato ha scopo informativo generale. Per questioni di natura sanitaria riferirsi direttamente presso uno studio di psicologia.
Campagna Informativa su Disturbi da Tic Motori e Vocali e Disturbo di Tourette
sezione Psicopatologia dello Sviluppo del progetto d'informazione e orientamento "Psicologia: Una Risorsa per la Salute" (PRS).
a cura di SRM Psicologia - Centri di Psicologia Emotocognitiva - Istituto di Studi Emotocognitivi

ALL RIGHTS RESERVED - TUTTI I DIRITTI RISERVATI -  VIETATE COPIA E RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALI NON AUTORIZZATE - GRUPPO IDEAGONO.NET

Contatore siti